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                                        Murci 
                                        Un po' di storia passata  
                                     
La storia di Murci si legge ancora oggi nel materiale degli Archivi di Stato, dell'Archivio della Curia Vescovile e dell'archivio comunale: dal 1785 Murci è una frazione del comune di Scansano con un proprio popolo, una propria chiesa, un proprio territorio. Il suo nome deriva dal vocabolo latino "Marcus e Macius" e nel 1188 questa terra apparteneva alla chiesa di Sovana.Intorno al 1274 Murci era collocato al centro di un crocevia di strade importanti in posizione strategica tra la valle dell'Ombrone e la valle dell'Albegna, circondato dalle terre dei castelli di Scansano, del castello di Montorgiali e del castello del Cotone. Le vie di comunicazione, le strade sono da sempre alle base dello sviluppo dei rapporti umani. Percorrendo le strade gli uomini si conobbero, per le strade passarono le merci e il bestiame, per le strade passarono purtroppo gli eserciti in guerra e vicino a queste strade nacquero i centri abitati e si fecero altre strade per arrivare nei luoghi di lavoro, siano essi campi da coltivare o boschi da tagliare. Lavorare la terra è stata sicuramente la prima occupazione delle persone che sono arrivate nel nostro territorio molti secoli or sono; a tagliaboschi e carbonai si susseguono pastori in transumanza i quali decidono di fermarsi a Murci continuando a svolgere il proprio lavoro. Questo potrebbe essere il motivo della particolare morfologia del paese; costruire la propria casa o capanna nel terreno che questi lavoratori occupano e coltivano: per questo ogni pezzo di terra prende il nome del proprietario o della sua famiglia. Per questi motivi oggi Murci si divide in numerose zone: case Alte, case Papi, case Merli, case Bruni, Poggetto, case Lunghe, case Porciatti, Casalone, Chiesa in giù, case Belardi e piazza Barbana, riportate fin dal 1820 nel catasto Leopoldino.  
Se tutte strade e le zone di Murci hanno dei nomi riallacciabili a qualcosa, non si conosce perchè la piazza si chiami Barbana. Quello che la nostra tradizione ci tramanda vuole che questo sia il nome di un pastore di capre che curava il suo gregge nei prati dove poi è nata la piazza, nome che deriva dal fatto che le capre hanno sul mento quella specie di barba e da qui Barbana. Murci oggi è un territorio posto tra la montagna e la Maremma, diviso a metà da una dorsale di colli che nasce dalla zona del Monte Labro, tra le valli dell'Ombrone e dell'Albegna. Frazione del comune di Scansano, territorio famoso per il vino, il Morellino, un vino rosso prodotto da uve sangiovese e olicante, che deve il suo nome al colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento. Il suo sapore asciutto, austero e caldo lo rende particolarmente adatto al cibo caratteristico del nostro luogo, il cinghiale, il pecorino e l'acquacotta, un piatto povero di cipolla, verdura, olio, pomodoro, un uovo, del pane raffermo e un po’ di pecorino grattugiato. Non esiste una storia di questo piatto, è solo frutto dell'ingegno delle massaie di questa terra. Siamo nella terra della maremma grossetana, un ambiente tra i più belli d'Italia che può diventare forma di ricchezza purchè sia valorizzato nella giusta misura. In estate, al caldo afoso dei bassipiani maremmani, si contrappone la temperatura molto più mite e fresca di questa collina di Murci; lasciando la pianura grossetana, con le sue grandi estensioni a seminativi, uliveti e frutteti e dirigendosi verso Scansano (a 40 km ) si arriva in questo paese, che appare con i suoi rilievi in parte coltivati ed a tratti ancora coperti dalla macchia mediterranea. L'attività prevalente è ancora l'agricoltura e l'allevamento di bestiame ma molte case di campagna sono state riconvertite in agriturismo e, l'ubicazione felice offre al turista numerose ed interessanti possibilità di escursioni nelle vicinanze: il monte Amiata, le terme di Saturnia, il collegamento diretto con l'entroterra maremmano, le numerose necropoli etrusche della zona, tra le quali quella famosissima di Sovana e la zona dei tufi di Pitigliano e Sorano. Nei mesi estivi Murci si riappropria dei suoi giovani, che per ragioni di lavoro durante l'anno abitano in altri luoghi e, proprio grazie a loro, si mantiene viva la festa di San Domenico, nostro patrono, nell'ottocentesca chiesa a lui dedicata, dove si conserva un dipinto di scuola Senese del XVII secolo, che rappresenta la Madonna della Consolazione, con San Domenico e Santa Caterina. I festeggiamenti ricorrono dagli anni '60 per iniziativa popolare ma, da tempi ben più recenti, sono condotti e gestiti dall'associazione ProMurci, definita con atto notarile del 29 agosto 1975 . L'associazione nacque con lo scopo di dotare il paese di un organismo permanente, come recita l'art. 3 dello "Statuto al miglioramento culturale,morale e sociale della popolazione di Murci". Le iniziative portate avanti in questi anni dai soci e dai consiglieri, sono frutto della collaborazione fra persone di ogni ceto sociale e di diverse posizioni di pensiero. L'associazione ProMurci organizza da anni la conosciuta e apprezzata "Sagra dello Strozzaprete" e un torneo di calcetto nel mese di Agosto. 
(Le notizie sono state fornite da Lida)  
E' stato recentemente allestito, proprio a Murci, il moderno parco eolico di Poggi Alti, attivo dal 2007, costituito da 10 aerogeneratori da 2 MW ciascuno e capace di soddisfare il fabbisogno energetico di una piccola città. Il parco si trova in un ambiente naturale di campagna, a 593 m sul livello del mare.