Storie di legno
Gli alberi, il legno, le fasi di lavorazione 
Possibilmente i legni da usare per i lavori di tornitura devono essere abbastanza duri e a grana fine per avere un livello di finitura accettabile .  
I legni che uso sono legni tipici delle zone boscose dove lavoro: 
L'acero campestre che ha un colore chiaro , come il frassino e il carpino bianco, che hanno delle belle venature, mai come quelle dell' olivo che, nel caso di legni vecchi, sono veramente affascinanti. 
Tipi di alberi  
L'olmo che normalmente ha un colore chiaro nella parte dell'alburno e scuro all'interno nel durame per cui, a volte, vengono fuori oggetti del colore di un gelato panna e cioccolato . Se non e' molto stagionato tende facilmente a deformarsi, per cui c'e' il rischio che una ciotola rotonda diventi ovale dopo qualche mese.  
Il pero ha un legno molto duro dal colore rossiccio con ottime venature, molto stabile per quanto riguarda la deformazione (una volta era usato per fare squadre da disegno) ma, se non ben stagionato, può spaccarsi fortemente. 
Il ciliegio dà ottimo legno dal profumo di ciliegie. 
Il ginepro profumatissimo: gli oggetti creati con questo legno profumano la casa anche dopo molto tempo . 
Ogni tipo di legno ha il suo odore caratteristico e, mentre lo lavoro, riuscirei a distinguerlo anche ad occhi chiusi.  
Io non sono molto propenso ad usare prodotti chimici, anche se garantiscono maggiore lucentezza agli oggetti, come cere con solventi , lacche, ecc., che a volte adopero per soprammobili ma non per oggetti che possano contenere alimenti: in questi casi uso esclusivamente cera d'api vergine (per oggetti che non debbano contenere alimenti caldi), oppure, nel caso del legno d'olivo, solo una leggera strofinata con un panno imbevuto con olio di oliva.  
Fasi di lavorazione 
Montando il pezzo di legno sul tornio , si parte con la fase di sgrossatura, usando una sgorbia abbastanza robusta che riesca a sopportare gli urti dovuti alle spigolosità del legno grezzo e usando un numero di giri basso per ridurre le vibrazioni dovute all'eccentricità del pezzo.  
Quando il legno inizia ad assumere una forma cilindrica si può aumentare il numero di giri e, usando delle sgorbie particolari dette a profilare, a scavare, bedani, alesatori ecc., si procede a dare la forma desiderata all'oggetto che si vuole fare.  
Di solito non ho mai chiaro in mente quello che farò: decido mentre tornisco, in base alle dimensioni, alle venature, alle imperfezioni del legno, quello che le mie modeste capacità riescono a tirar fuori.  
Da notare che, usando le sgorbie manualmente, è quasi impossibile riuscire a fare due cose identiche; perciò possiamo dire che ogni pezzo è un pezzo unico. Alcuni possono essere molto simili, ma difficilmente identici.  
Quindi, una volta data all'oggetto la forma desiderata ( o quasi! ), si passa della carta vetrata a grana sempre più fine mentre il pezzo ruota sul tornio, fino a che non è sufficientemente liscio . A questo punto prendo un pezzetto di cera d'api ( che mi fornisce il mio amico apicoltore Riccardo ) e passandola sull'oggetto in rotazione questa, per attrito, si scioglie e penetra nel legno.  
Quindi si passa un panno morbido per la lucidatura, si stacca il pezzo dal tornio ed il lavoro è finito.